Si dice che la fortuna sia una Dea bendata che colpisce qualsiasi uomo senza distinzione, capace così talvolta di cambiare il corso delle cose della vita stessa.
Per Dante la fortuna rappresenta l'intelligenza celeste, la provvidenza, che dirige il disegno divino in maniera incomprensibile alla nostra ragione.
Quindi la fortuna non è capricciosa, nè crudele, ma al di sopra dell'umana comprensione. La nostra possibilità di "intervento" è farsi trovare pronti quando il momento imprevisto arriva, così da cogliere le opportunità che la Dea bendata ci offre oppure opporre ogni nostra risorsa agli elementi avversi.
Questa deliziosa Opera in bronzo delle dimensioni di cm. 21 denominata : Dea Bendata appartiene alla collezione Sgrò di Palmi
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