Il Cimitero Comunale consta di due lotti, il primo ha origini lontanissime, mentre il secondo è stato realizzato di recente, edificato a fianco di quello originario.
Indubbiamente, la tipologia del Cimitero Comunale, ha un buon rapporto di servizio pubblico connesso all'esercizio del culto.
Il Cristo (Opera di Michelangelo
Parlato) altra copia è esposta nel battistero della Chiesa del SS. Rosario in
Polistena,
Busto dello Scultore Michelangelo Parlato
L’Angelo (Opera di Marino
Tigani) cemento anno 1923
Bassorilievo
Opera di F. Jerace nella Cappella Calcaterra
Il Cristo
Opera di G. Renda nella cappella di famiglia
Tomba della
famiglia – Opera di M. Tigani
Oltre alle caratteristiche funzionali, il Cimitero, assume quello di grande interesse monumentale, infatti, lungo il Viale centrale, e nelle vie dei poligoni, si possono ammirare diverse opere d’arte di grandi artisti Polistenesi.
Nella zona esterna, la sua sistemazione, negli ultimi decenni, ha cambiato fisionomia, , è stato modificato il Viale principale che dalla Strada provinciale per Melicucco, che si introduceva per il Cimitero, per certi aspetti la scenografia era altamente suggestiva, il viale era addobbato con cipressi altissimi e la stradella in cemento con ai bordi i marciapiedi, oggi, con l’innesto della strada di grande comunicazione, il Cimitero è posto quasi nel centro del paese considerato che la vicina Cinquefrondi si è ampliata lungo il rione “Violelle” mentre il piazzale in parte si è mantenuto con qualche albero che opportunamente è stato salvato indicano un parziale Viale.
Elenchiamo alcune opere d’arte di famosissimi artisti locali che riteniamo di assoluto valore:
I genitori degli Artisti Jerace – Opera di F. Jerace 1920 nella Cappella di famiglia
L’ingresso del Cimitero principale è composto da tre cancelli di ferro e da quello centrale si incammina un lungo viale che attraversa il vecchio Cimitero con l’interno delimitato da poligoni funebri, in fondo al Viale sono state erette n. 3 croci in calcestruzzo colorate ed illuminate da bianchi neon.
Busto di
Pilogallo Opera di V. L. Jerace
Bassorilievo
del Sac. Vincenzo Nesci Opera di M.
Tigani, collocata
Nella Cappella
del Rosario
Volto di
D’Agostino – Opera di V. L. Jerace
L’angelo sdraiato (Opera di
Marino Tigani) cemento anno 1923
I genitori
degli Artisti Jerace – Opera di F. Jerace 1920 nella Cappella di famiglia
Nella mattinata del 2 Novembre, viene celebrata la Santa Messa con l’allestimento di un altare principale.
Il 2 Novembre Commemorazione dei Defunti nella tradizione locale in questo giorno, si fa visita ai propri cari e si percorre il Cimitero, si ripensa al passato, si coglie l’aria del presente e pian piano si scrutano le fotografie delle persone che ci anticipano nell’aldilà, il 2 novembre, la memoria sovrana dell’intelletto, dischiude il suo scrigno, nell’abbraccio tra reale ed irreale, immanente e trascendente, umano e divino. La morte perde le sue sembianze ombrose, evanescenti, si veste d’eterno, ti consegna l’afflitto dell’anima, t’introduce nel tempio misterioso dell’aldilà, per un appuntamento d’amore, nell'apoteosi della Resurrezione. La memoria ti conduce al cimitero, dove sono sepolti i tuoi cari, si accendono i ceri e si depongono i fiori uno per uno, i crisantemi, le rose, i garofani, i tulipani, le margherite fresche di rugiada ricamando il messaggio bagnato di lacrime, grato di preghiere, profondo di riconoscenza, infinita, soave.
L’unione tra i vivi e i morti sancisce il legame dell’umana fratellanza, lungo i sentieri della pace. I sentieri che dovremmo percorrere senza stancarci mai
Nella mattinata viene celebrata la Santa Messa all’altare principale lungo il viale dove sono evidenziate le tre croci.
Carmelo Puleio@Copyright
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