lunedì 17 maggio 2021

Monumento ai Caduti prima guerra mondiale - 1935 Francesco Jerace

 MONUMENTO AI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - 1935

In una deliziosa Piazza di Polistena, denominata Piazza Plebiscito, oggi Piazza del Popolo, al centro dei Palazzi feudali degli  Sforza-Milano,  del Marchese Avati con a lato i Palazzi Jemma e Sigillò sorge dal 1935 una vasca mistilinea modanata, sopraelevata rispetto al piano di calpestio della piazza, dal bordo della quale fuoriescono gli zampilli d'acqua, rivolti verso l'interno; al centro vi è una roccia di forma piramidale con piedistalli in marmo agli angoli, recanti sul prospetto frontale i nomi incisi dei caduti della prima guerra mondiale; in alto vi un carro armato sormontato dalla personificazione della vittoria, la quale con il braccio sinistro alzato tiene in mano un ramo di palma, e le rocce rosse del Carso questa è la descrizione del monumento ai caduti di Polistena opera di Francesco Jerace, il quale decise di realizzarlo gratuitamente per la sua città natale; venne inaugurato il 26 maggio del 1935 alla presenza del re Umberto di Savoia.

Cartolina edizione Niglia - Collezione Carmelo Puleio

 La figura della Vittoria alata, è pressoché simile a quelle eseguite dallo scultore per i monumenti ai caduti di Cava de' Tirreni (1929) e di Sorrento (1926), in particolare le similitudini sono evidenti nell'impostazione generale della figura, nella capigliatura e nell'intensa carica espressiva del volto. 

 Foto Carmelo Puleio


    Foto Carmelo Puleio

(A. Frangipane, La Vittoria di Francesco Jerace a Polistena, in Brutium a. XIV, 1935 (Maggio-Giugno), n. 3, pp. 41-43; Figurazioni del sacro: otto scultori del territorio reggino tra '800 e '900, Reggio Calabria, Museo Diocesano 9 giugno ? 8 luglio 1988, a cura di E. Natoli e F. Palmieri, Reggio Calabria, Laruffa, 1988, pp. 65-70; F. Valenzise, Francesco Jerace Scultore, in Calabria Sconosciuta, a. XVIII Luglio-Settembre 1995, pp. 25 ? 32; Arte di Calabria tra Otto e Novecento: dizionario degli artisti calabresi nati nell'Ottocento, a cura di E. Le Pera, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2001, p. 100; Francesco Jerace: scultore (1853-1937), a cura di E. Corace, Roma, EDE, 2002, p. 178; La Campania e la grande guerra: i monumenti ai caduti della Provincia di Salerno, Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania, a cura di M. R. Nappi, Roma, Gangemi, 2009, pp. 32- 33, 46-47; La Campania e la Grande Guerra: i monumenti ai caduti di Napoli e Provincia, Ministero per i beni e le attività culturali. Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania, a cura di M. R. Nappi, Roma, Gangemi, 2011, pp. 189-192, 212-214; E. Le Pera, Gli artisti della Calabria, Dizionario degli Artisti calabresi dell'Ottocento e del Novecento, Cosenza, Pellegrini Editore, 2013, s.p).

Vasca mistilinea modanata, sopraelevata rispetto al piano di calpestio della piazza, dal bordo della quale fuoriescono gli zampilli d'acqua, rivolti verso l'interno; al centro vi è una roccia di forma piramidale con piedistalli in marmo agli angoli, recanti sul prospetto frontale i nomi incisi dei caduti della prima guerra mondiale; in alto vi un carro armato sormontato dalla personificazione della vittoria, la quale con il braccio sinistro alzato tiene in mano un ramo di palma.



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