giovedì 15 aprile 2021

Donna Amalia Torlonia dei Principi di Stigliano - Sanguigna di V.L. Jerace

Una deliziosa sanguigna presente nella Pinacoteca di Reggio Calabria, opera dell'Artista Polistenese Vincenzo Luisa Jerace, denominata "IL SOGNO" - 1888- rappresenta il volto ripetuto due volte della medesima donna. Nella prima rappresentazione, sulla sinistra, il volto è ritratto reclinato, con i capelli sciolti su un lungo drappo, che occupa l’intera parte inferiore del cartone, e lo sguardo rivolto all'osservatore. In alto, sulla destra, il volto è ripetuto, parzialmente in ombra.

                                                      Il Sogno - 1888 -  sanguigna su cartoncino 
                                                       dimensioni 64 x 98 Vincenzo JERACE 


Il disegno dedicato a donna Amalia Torlonia dei Principi di Stigliano rappresenta la ricerca dell’artista di figure idealistiche e di ritratti femminili. Dalle teste si va alle composizioni simboliste delle più ammirate bellezze, femminili dell’aristocrazia napoletana dell’Ottocento, segno tipico della vibrazione di un’epoca dannunziana inconfondibile. La matita sanguigna del maestro calabrese dar risalto alle note di costume, di gusto, di grazie del tempo.

La famiglia Torlonia - erano mercanti di tessuti e sarti in piazza di Spagna a Roma che, forti delle relazioni sociali create dall'attività commerciale, avevano fondato anche una piccola banca - è stata una delle ultime casate romane insignite di un titolo ducale (creato ex novo) dai papi, grazie all'enorme ricchezza accumulata, e successivamente principesco, per i ciclopici lavori del prosciugamento del lago Fucino da parte di Alessandro Torlonia (1878), già tentato da Gaio Giulio Cesare.

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