Alcuni ritratti di Vincenzo Morani degli anni ’30 sono noti grazie alle menzioni ricevute alle mostre: due disegni “con ritratto di uomo a mezza figura che legge” alla Mostra delle belle arti del Real Museo Borbonico del 1833 un ritratto a matita di soggetto sconosciuto, esposto nel 1836 a Bologna. Dovrebbe corrispondere alla menzione relativa al Ritratto sedente del Signor Pasquale Borrelli al naturale esposto alla mostra borbonica del 1835 (commentato positivamente da Carlo Tito Dalbono sulle pagine del “Tiberino”) il magnifico Ritratto di Pasquale Borrelli.
Ritratto di Pasquale Borrelli olio su tela - V. Morani 1835Pasquale Borrelli è stato un giurista e filosofo italiano dove a Napoli conobbe il maestro Polistenese Morani.
Nel 1820 fu eletto nel collegio di Chieti deputato al Parlamento nazionale del Regno delle Due Sicilie. Dopo la restaurazione, fu arrestato il 20 aprile 1821 e fu esiliato nell'agosto dello stesso anno.
Durante i tre anni di esilio visse a Graz, Baden, Trieste e Firenze. Studiò filosofia e pubblicò alcune opere filosofiche, sotto l'anagramma di Pirro Lallebasque. Imparò altre lingue che gli consentirono di conoscere direttamente gli scritti di importanti filosofi europei.
Nel 1825 poté tornare dall'esilio a Napoli ma per due anni fu sorvegliato dalla polizia politica. Tornò agli studi e all'attività forense.
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