Un danzatore Napoletano in bronzo delle dimensioni di cm. 38,5 descrive questa bellissima opera di un giovane sorridente fanciullo Napoletano intento a danzare
GIUSEPPE RENDA
Giuseppe RENDA (Polistena 1859 – Napoli 1939) iniziò ad avvicinarsi alla scultura lavorando nella bottega dei fratelli MORANI , nel 1874 si trasferì a Napoli e successivamente cominciò a studiare nell'accademia delle Belle Arti di Napoli, diventando allievo di Tommaso SOLARI, Stanislao LISTA e Gioacchino TOMA.
Nell' accademia vinse il concorso di ammissione al Reale Istituto di belle arti di Napoli, cominciò a lavorare nella fabbrica di ceramiche di Cacciapuoti e Scotti a Capodimonte, come modellatore di pastori e figure.
Nel 1898 divenne direttore tecnico della fonderia Laganà di Napoli.
Le sue esposizioni Nazionali a Palermo nel 1891 con Angelo caduto e così mi ami, Milano 1906 con la Fortuna, Firenze 1896 con Prima Ebrezza , Torino 1898 con Voluttà, a Verona 1900 con Ondina.
Prese parte anche a numerose mostre internazionali di Londra , San Pietroburgo, Barcellona, Vienna, ricevette due medaglie d'oro con Prima Ebrezza nel 1896 a (Monaco di Baviera) e con Dopo (nel 1904 a Saint Louis) Venne premiato con monelli Napoletani nel 1909 a Parigi.
Giuseppe RENDA partecipò alle esposizioni della società promotrice di Belle Arti “Salvator Rosa” e alle prime mostre nazionali.
Fu autore di importanti Monumenti, tra i quali quelli del Gen. COSENZ Enrico, Giacomo LEOPARDI, e il busto di Tommaso CAMPANELLA a Chiaia , monumento ai caduti di Pazzano, Castellammare di Stabia, e Tropea, le sue sculture furono richieste in tutto il mondo, il suo successo fu nelle sue figure, di nuovi elementi tratti dallo stile liberty, come donna sorridente, 1915 Prima Ebrezza 1895.
Creò pure presepi con l'argilla ma moltissime sono le sue opere in bronzo, modellate con la creta, il gesso e la terracotta, riprodotte tra cui Estasi, Violeta (1908) bronzetti a Reggio Calabria , Dopo, la Fortuna che insieme all'originale in gesso si trovano a Polistena nel Palazzo Avati
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