L’intenso ritratto del cardinal Charles Januarius Acton (1803-1847), oggi nella residenza inglese della famiglia a Coughton Court, Warwick, National Trust opera in cui la magistrale resa della seta rossa dell’abito lucente del porporato crea il giusto contesto all'artista per catturare la fulminea bellezza degli occhi azzurri e delle labbra piene dell’inglese-partenopeo.
Qui gli attributi iconografici del libro aperto e del crocefisso d’avorio montato su ebano stipulano una linea di continuità con i ritratti cardinalizi del passato, pur svecchiando un genere che in quegli anni era motivo di rovello intellettuale per artisti affermati come Francesco Coghetti e Francesco Podesti.
Ed è degli anni ’40anche il disegno, tradotto a stampa da Louis Adolphe Salmon (incisore anche di un ritratto di Pio IX, sempre su disegno di Morani, Roma, uno studio preparatorio è menzionato da Edward Lear a Polistena), che sta alla base del ritratto di Carlo Torlonia, suo committente, pubblicato nel 1849 nell’incipit della Vita del commendatore Carlo Torlonia di Giuseppe Giacoletti, all'indomani della morte del ricco nobile e conservato come stampa autonoma nelle raccolte del Gabinetto Nazionale dei Disegni e delle Stampe di Roma . Non è escluso che nella raccolta Torlonia si conservino altre prove importanti dell’artista Polistenese.
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