Nell'Aprile del 2016 è stata restaurata dal Comitato "ultima spiaggia" l'epigrafe scritta dalla scrittice GRAZIA DELEDDA marmo nella quale era stata scolpita più
di un secolo fa, ora splende come nuovo.
E la scritta, quelle parole
così cariche di affetto dedicate alla “tenera donna che la oltre mare
per voi ispirò l’artefice” del Cristo Redentore, ora spiccano una ad
una, come piccole tracce di un amore terreno finito, ma che continua, in
eterno, attraverso i pensieri di chi le legge. La lapide in memoria di
Luisa Jerace, la donna tanto amata dallo scultore e artefice della
statua in cima al Redentore, è tornata a nuova vita in queste ore.
Il
recupero è avvenuto grazie a un’iniziativa del comitato Monte
Ortobene-Ultima spiaggia guidato da Antonio Costa, e alla maestria
dell’artista Mario Adolfi che ci ha lavorato per diverso tempo con
passione e pazienza certosina. Non solo la lapide, tuttavia, ma anche
l’epigrafe scritta da Grazia Deledda, è stata finalmente risistemata.
Mentre ai lati della lapide, sempre ad opera del comitato Monte
Ortobene, sono stati sistemati due vasi in marmo bianco pronti ad
accogliere le rose rosse che da adesso in poi chiunque potrà dedicare
alla giovane sposa dello scultore Polistenese Vincenzo Jerace.
«Il lavoro
svolto dal comitato – spiega il presidente Costa e i componenti del
gruppo – ha voluto essere un omaggio doveroso di tutti i nuoresi nei
confronti dello scultore Vincenzo Jerace, il cui lavoro venne svolto del
tutto gratuitamente e offerto alla città di Nuoro, e della sua giovane
sposa Luisa, morta a 27 anni proprio nei giorni in cui sarebbe dovuta
essere inaugurata e benedetta la statua del Redentore. Non potevamo
continuare ad assistere a una lapide abbandonata e a una epigrafe
struggente e appassionata, ma sbiadita dal tempo trascorso, composta da
Grazia Deledda per ricordare la donna a cui tutti i sardi all’epoca si
son sentiti molto affezionati e partecipi al dolore dell’artista». La
lapide e l’epigrafe, tuttavia, non sono gli unici lavori che promossi
dal comitato Ultima spiaggia all’Ortobene.
Grazie al lavoro del
gruppo, e a quello dei suoi tanti sostenitori e amici, infatti, negli
ultimi mesi e settimane, è stata risistemata la sabbia intorno ai giochi
all’interno del prato verde del Monte. In questo modo i bambini
potranno giocare senza sporcarsi e lo potranno fare, tra l’altro, in
tutta sicurezza grazie alla presenza della sabbia.
Il comitato,
poi, ha verniciato tutte le panchine, ormai scrostate da tempo,
all’interno del parco e anche quelle lungo il vialetto che conduce alla
statua del Redentore. Mentre nei giorni scorsi, aveva anche aggiustato
tutte le altalene.
Per questi lavori, il comitato «ringrazia quanti hanno collaborato all’intera operazione. E in particolare la ditta Inerti
Dueci del geometra Costa, la ditta Marroncolor, la ditta Trasporti di
Mariane Francesco, e i supermercati Conad di Nuoro». Anche il Comune,
con l’assessorato all’Ambiente, in queste settimane ha fatto la sua
parte: ha sistemato tutto il prato verde rendendolo così pronto alla
stagione estiva.
Gran parte della lapide, in marmo bianco scolpito e inciso è occupata dall'iscrizione. La parte superiore invece è abbellita dal tondo, realizzato a bassorilievo, con il ritratto di Luisa, defunta moglie dello scultore Vicenzo Jerace
Nel 1905 i Sardi dedicarono a Luisa Jerace una lapide in marmo che, collocata in un primo tempo in una parete all'interno della chiesetta del Monte, venne successivamente collocata ai piedi della scalinata del monumento. I versi che compongono l'epigrafe furono composti il 26 aprile 1902 da Grazia Deledda
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