Continuiamo a far conoscere gli Artisti Polistenesi e le Opere realizzate.
E per mano di un altro grande scultore di Polistena, il maestro Giuseppe Renda (1859-1939), nella piazza Principe Umberto di Castellammare di Stabia si erge un Monumento ai Caduti che, eretto nel 1925, venne inaugurato, con gran concorso di popolo, nel 1928.
Castellammare di Stabia - Piazza Principe Umberto Monumento ai Caduti - 1925 - Opera di Giuseppe Renda |
Un prodigio di plastica scultorea con cui il maestro di Polistena eluse ogni retorica del tema della Guerra e della Patria, affidando a una giuliva Vittoria Alata la consegna d’un riscatto previdente della Vita.
Piazza principe Umberto con il monumento ai Caduti di Stabia, è una delle piazze storiche di Castellammare di Stabia
Durante il XIII secolo sorgeva una delle “porte” della città, dove si esigeva un diritto di passo su qualsiasi carro entrasse nel centro urbano. Questa piazza mantiene la propria fisionomia sino ai primi anni del 1800, quando le mura difensive vennero abbattute, poiché ormai inutili.
Solo nel 1925 un comitato cittadino decise di creare un monumento in quella piazza, affidando l’incarico all'artista Polistenese Giuseppe Renda (1859 – 1939) tramite un concorso che vedeva come obbiettivo la glorificazione ai caduti durante la prima guerra mondiale e si doveva suscitare l’amore per la patria, rifacendosi all'arte classica (non a caso il monumento prende spunto dall'arte romana). Le due figure scolpite dall'artista (il guerriero trionfante e la madre dei combattenti e dei Caduti) rappresentano la gloria vittoriosa e i dolori sofferti.
Inoltre, sono presenti altri quattro bassorilievi che raffigurano i quattro aspetti della guerra:
Il bassorilievo frontale rappresenta la guerra terrestre con la lotta tra un legionario e l’aquila austriaca;
Il bassorilievo a destra rappresenta la guerra marittima con la nave guidata dalla vittoria tra le insidie del mare;
Il bassorilievo a sinistra rappresenta la guerra aerea con le furie che seminano incendi e lutti per tutta la città;
Il bassorilievo retrostante rappresenta la preparazione civile alla guerra, grazie al lavoro delle officine e nei cantieri.
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