sabato 23 maggio 2015

Le Opere di Vincenzo Luisa Jerace al Santuario di Polsi

Polistena, ai piedi del Parco Nazionale d'Aspromonte:
La situazione geografica della ridente città d'Arte la colloca ai piedi del Parco Nazionale d'Aspromonte , tra le località eccellenti vi è il Santuario della Madonna di Polsi nel territorio di San Luca.
Sacro e profano si intrecciano nella storia e nei riti di questo santuario, nel cuore selvaggio dell'Aspromonte, in un scosceso vallone di difficile accesso a circa 20 Km da San Luca.
Una antica sibilla e poi monaci basiliani si insediarono in questo luogo magico,successivamente abbandonato dai religiosi, forse per i rigori invernali.
Nel 1144 un bue fu trovato inginocchiato davanti una croce che aveva disotterrato con corna e zampe e Ruggero il Normanno, assistendo all'evento, decise di erigere il Santuario.
Oggi Polsi è il luogo più importante per il culto mariano in Calabria.

 

L'Edificio originario è stato ampliato, ma dell'epoca della sua fondazione rimane il Campanile. Nell'interno un’erma bronzea con l’effige del Papa Pio X ed opera dello scultore calabrese Vincenzo Jerace del 1912  e una balaustra, oltre ad un dipinto su tavola con l'effige della Madonna della Lettera recante l'iscrizione 1715 opera di Vincenzo Luisa Jerace, e la Statua della Madonna con il bambino (fine secolo XVI) ritenuta miracolosamente e venerata da migliaia di pellegrini.
Rileviamo altresì una statua in bronzo di Pio XV che riteniamo sia custodita nella sala dedicata all'Artista Polistenese.
Dalla Calabria, dalla Sicilia, ma anche dall'estero, i devoti affluiscono numerosi percorrendo il tragitto accidentato, soprattutto nei primi tre giorni di settembre, quando la festa raggiunge il culmine.
Negli atti di devozione raffiorano forti gli echi della manifestazione quasi pagane del mondo contadino e pastorale strofinarsi sui muri, procedere scalzi oppure in ginocchio verso l'immagine della Vergine, sacrificarle l'agnello che poi verrà consumato in banchetto sono alcuni dei riti previsti dalla tradizione.
Alla statua della Madonna che viene portata in processione vengono lanciate spighe e fiori.
Le Opere di Vincenzo Luisa Jerace scultore Polistenese esaltano per bellezza in questo luogo sacro e importante della Calabria, poco distante dal santuario il monumentale Calvario del citato Jerace,
non vi è traccia, pare siano scomparse le lastre di bronzo realizzate per la Via Crucis  realizzate dallo scultore Polistenese.
In mezzo ad una balaustra in marmo, eseguita nel famoso Santuario, spicca una portella in bronzo in bassorilievo, rappresentante la storica tradizione del Santuario con una croce basiliana, ritrovata miracolosamente da un vitello sperduto tra i monti, dinanzi alla quale questo cade in ginocchio, mentre il pastore, per l'emozione che il prodigio gli incute, si copre il volto con le villose mani in atto di fervida adorazione. Quanta mistica poesia irradia questo sacro episodio, espresso dall'artista in una forma di semplice e comprensiva bellezza !


Carmelo Puleio @Copyright

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