Nella Chiesa di San Francesco d’Assisi a Ripa Grande, nel quartiere Trastevere di Roma, si conserva una delle opere più significative di Domenico Morani (1812–1859): il monumento funebre di Maria Costa.
⛪ Il monumento funebre di Maria Costa
Domenico Morani nella Chiesa di San Francesco a Ripa Grande, Roma
Nel silenzio raccolto della Chiesa di San Francesco d’Assisi a Ripa Grande, nel cuore di Trastevere, si nasconde una delle testimonianze più delicate del purismo scultoreo ottocentesco: il monumento funebre di Maria Costa, opera di Domenico Morani, realizzata intorno alla metà del XIX secolo.
🕊️ Un tributo alla pietà e alla grazia
🎨 Stile e significato
La composizione è equilibrata, senza eccessi retorici: ogni linea, ogni piega del velo, sembra suggerire la transizione dalla vita alla fede, in un linguaggio visivo pacato e mistico.
🧭 Il contesto: San Francesco a Ripa e la Roma dell’Ottocento
È in questo ambiente che Domenico Morani trova spazio per esprimere la sua arte: un linguaggio colto ma profondamente umano, capace di coniugare tecnica accademica e sentimento spirituale.
🕯️ Un tassello del percorso di Morani
Il monumento di Maria Costa rappresenta un momento di piena maturità per Morani: dopo le sculture per il Teatro di Villa Torlonia (1843) e prima del celebre Ritratto di un cavaliere di Malta (1848–49), l’artista dimostra qui la sua padronanza del marmo e la sua sensibilità per il tema del ricordo.
È un’opera che segna il passaggio dal neoclassicismo ideale verso una scultura più intima e affettiva, quella stessa che troverà esito finale nell’Angelo della Basilica dei Santi XII Apostoli (1859), ultima testimonianza firmata dell’artista.


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