venerdì 15 gennaio 2021

Busto in bronzo di Giuseppe Giacosa Opera dello scultore Polistenese Francesco Jerace

 Sotto l’alto patronato di Luigi Einaudi, Presidente della Repubblica, il 12 ottobre 1952, furono organizzate a Colleretto Parella (oggi Colleretto Giacosa) le Celebrazioni in onore di Giuseppe Giacosa e di Luigi Albertini. Il programma prevedeva l’inaugurazione dell’edificio scolastico intitolato a Luigi Albertini e lo scoprimento del busto di Giuseppe Giacosa. Alla cerimonia saranno presenti il Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi e altre personalità. La Sentinella del Canavese ricordò così l’avvenimento. “Nella casa di Colleretto Parella, la domenica mattina s’erano dati convegno i famigliari dei due illustri uomini. Si attendeva da un minuto all’altro l’arrivo del Presidente Einaudi con donna Ida… “Solo nel pomeriggio, alle 16 Einaudi scendeva sulla sua macchina scoperta accompagnato dal sindaco, signor Eugenio Enrico… “Le cerimonie ufficiali si sono iniziate alle 16 circa, quando lo stesso Presidente ha reciso il nastro tricolore…” “Le autorità prendevano quindi posto sul palco imbandierato, accanto ai famigliari del Giacosa e dell’Albertini. Nel silenzio che seguiva, cadeva il drappo che sino a quel momento aveva coperto il busto di Giuseppe Giacosa, installato su un blocco di sienite e posto davanti all'ingresso delle scuole. “Appariva così ai presenti la figura bonaria di “Pin” che Francesco Jerace ha così schiettamente tratto dal bronzo…. Un omaggio floreale a donna Ida Einaudi, alla signora Piera Albertini, alla Linot, con le poesiole d’occasione dei bambini collerettani… quindi saliva sul palco il Sindaco di Colleretto, signor Eugenio Enrico… seguiva la commemorazione di Silvio D’Amico…”. “Con la lettura dei telegrammi e delle lettere di adesione alle commemorazioni terminava a Colleretto questa giornata. Il Presidente con donna Ida risaliva alla villa degli Albertini e il pubblico si disperdeva. “Ad Ivrea, alla sera molta animazione per le vie. La recita al Sirio sii sentiva veramente attesa.. Giungevano alla rappresentazione Adriano Olivetti, il conte Carandini, la signora Nina Ruffini. Alle 21.45 la macchina nera di Einaudi si fermava dinnanzi al Teatro. Come le foglie, per la regia di Enzo Ferrieri, veniva così a chiudere la manifestazione che è stato più che altro un tributo di affetti, italiani, canavesani, verso il Giacosa e l’Albertini”.



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