lunedì 6 marzo 2017

Le tre Opere di F. Jerace "Era di Maggio" in terracotta e marmo

"ERA DI MAGGIO" nel 1886 ondeggiava la melodia della meravigliosa e suggestiva canzone che vibrava in tutta Napoli scritta dal maestro Salvatore Di Giacomo e musicata da Mario Pasquale Costa in quel periodo la bottega di Francesco Jerace era piena di lavori e il giovane Polistenese Francesco Jerace modellava nella creta  un busto femminile in terracotta poi,  sul calco del modello furono realizzate una prima opera in marmo, oggi a Reggio Calabria, e una seconda che fa parte della collezione del Municipio di Napoli, custodita al secondo piano del Maschio Angioino dove il secondo piano è interamente dedicato alle Opere del maestro Polistenese.
Copia spartito Musicale 
Era di Maggio -busto in marmo - F. Jerace
Era di Maggio -terracotta - F. Jerace 
Fra i numerosi ritratti presenti nella raccolta del comune partenopeo, vi sono quelli di Giosuè Carducci, Francesco Crispi, Rubens Santoro, Giuseppe Giacosa, Federigo Verdinois, Aselmeyer, Meuricoffre  e   delle nobildonne Telesio di Torritto e Livia Acton.
Nella collezione vi sono anche opere a soggetto immaginato, fra le quali la splendida e celebre Victa, la Myriam e la bellissima Era di maggio, ispirata alla celebre canzone napoletana.
In tutti questi anni sono state presentate al pubblico solo alcune opere, in attesa sia dei restauri che di una degna sede dove collocarle.

"La donna che posava soggiacque all’incanto soffuso nell’intimità dello studio: l’ampia vetrata rifletteva la luminosità del giardino, l’abbagliava, lei socchiuse gli occhi, le labbra si schiusero al sorriso, reclinando languidamente all’indietro la testa con la fluente capigliatura ondulata e le mani del Maestro divennero frementi nella modellazione…»"  (Cit.Fam Jerace)




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