domenica 26 febbraio 2017

A Rossano uno dei più belli Monumenti di Vincenzo Luisa Jerace

Tra i monumenti calabresi di Vincenzo Luisa  Jerace  quello di Rossano Calabro in provincia di Cosenza sintetizza al meglio la ricerca estetica che fu alla base del percorso artistico del maestro Polistenese : tecnica e arte, simbolismo e naturalismo, concetto e azione danno qui vita a quell' unicum che è proprio dell’opera d’arte. Il monumento veniva inaugurato l’8 giugno 1930 ma, più che una commemorazione si celebrava quel giorno, la glorificazione di «coloro che insanguinarono le ingrate balze del convulso campo di battaglia offrendo in olocausto la propria esistenza per un’Italia più grande e più temuta   non una lacrima sul ciglio di alcuno: gli eroi non si piangono si imitano». È la nuova religione di Stato, capace di trasformare la pietas e il dolore in evento purificatore e il monumento da testimone della riconoscenza di una comunità a manifesto di una fede politica che, appropriandosi del«mito» e della memoria della Grande guerra ne trasfigura il significato in epopea della Nazione e celebrazione del martirio.
Monumento ai Caduti di Rossano Opera di VL Jerace

Monumento ai Caduti di Rossano Opera di VL Jerace
Il Monumento composto da base marmorea esagonale, su cui sono le lapidi contenenti i nomi dei caduti, e obelisco in pietra arenaria, sul quale è adagiata la scultura in bronzo che raffigura un soldato nell'atto di pugnalare l'aquila bicipite. sull'obelisco è presente anche un bassorilievo bronzeo raffigurante una figura femminile che versa dei fiori dentro un'urna fiammeggiante, un clipeo con tre stemmi ed elementi decorativi con foglie di quercia e di alloro.
La vicenda legata alla realizzazione del monumento di Rossano fu molto travagliata. Nel 1918 iniziò, per volontà di alcuni reduci di guerra, la raccolta fondi per la realizzazione del Monumento da erigere a Rossano, che ricadde poi nella scelta di realizzare una lapide commemorativa. Ma l'idea del monumento era molto viva e si formò un nuovo comitato che raccolse, in breve tempo, la somma di £.16.000. La realizzazione, però, non fu immediata. In un articolo del 1924 apparso sul periodico Brutium, si legge come la cittadinanza attendeva l'inaugurazione del monumento discutendo su quale fosse la piazza più idonea, se piazza Leone o piazza Cavour. Nel 1925 fu collocato, in piazza Leone, il monumento realizzato dallo scultore Ermanno Germanò, ma l'opera non piacque e fu subito rimossa. Fu dunque bandito un altro concorso, che fu vinto dallo scultore Calabrese Vincenzo  Jerace. Il monumento realizzato da Jerace, che raffigurava un milite nell'atto di pugnalare l'aquila  bicipite, simbolo dell'impero austro - ungarico, fu solennemente inaugurato l'8 giugno del 1930. Nel 1942, però, la parti in bronzo furono prelevate e vennero fuse, ma il presidente dell'Associazione Combattenti promise che il monumento, dopo la guerra, sarebbe stato ripristinato e ingrandito con l'aggiunta dei nomi dei nuovi caduti. Successivamente, infatti, furono aggiunte le lapidi contenenti i nomi dei caduti durante la seconda guerra mondiale; il monumento venne dedicato a tutte e due le guerre e la piazza fu denominata Piazza della Vittoria. Solo in epoca più recente, il monumento è stato riportato alla forma originale, grazie alla ricostruzione, nel 1982, delle sculture in bronzo da parte delle Fonderia Artistica Gemito di Napoli, che esegue riproduzioni delle sculture originali di Jerace e di altri celebri scultori con impiego di procedimenti artigianali di fusione. Nel 2006 sono state aggiunte nuove lapidi con altri nominativi dei caduti e dei dispersi durante le due guerre mondiali. Nel monumento è presente anche la Lapide realizzata dai Rossanesi residenti in Argentina, che reca la data del 20 settembre 1920. 

0 commenti:

Posta un commento

Featured Posts Coolbthemes