Il fascino senza tempo del “Volto di donna” di Giuseppe Renda
Una formella in bronzo che racconta la grazia femminile tra Ottocento e Novecento
Nel panorama della scultura italiana tra fine Ottocento e inizi Novecento, la figura di Giuseppe Renda rappresenta una voce raffinata, capace di unire sensibilità naturalistica e gusto decorativo. Una testimonianza significativa di questa poetica è la formella in bronzo a patina scura intitolata “Volto di donna”, un’opera che si distingue per eleganza e qualità esecutiva.
Una tecnica antica per una bellezza moderna
La formella, dalle dimensioni di 35 × 32 cm, è realizzata con la tecnica della fusione a cera persa, uno dei metodi più antichi e pregiati nella lavorazione del bronzo. Questa tecnica permette una definizione estremamente fine dei dettagli, dando vita a superfici morbide e passaggi tonali profondi, enfatizzati dalla patina scura scelta dall’artista.
Il rilievo raffigura una figura muliebre, un volto di donna che emerge con delicatezza dalla lastra metallica. Il modellato è morbido, quasi tattile: le linee del profilo, la curva del collo, l’espressione assorta, compongono un ritratto idealizzato ma al tempo stesso intensamente umano.
Tra Ottocento e Novecento: un gusto in trasformazione
L’opera si colloca in un periodo storico caratterizzato da un interessante dialogo tra classicismo e modernità. La scultura decorativa viveva una nuova fortuna, trovando spazio nelle case borghesi, nei salotti e negli studi. In questo contesto, opere come il Volto di donna di Renda erano apprezzate sia come oggetti d’arte sia come elementi d’arredo raffinati.
Il linguaggio dell’artista rispecchia proprio questo clima culturale: da un lato richiama la tradizione del ritratto idealizzato, dall’altro si percepisce una ricerca più moderna, che punta alla resa psicologica e all’armonia delle forme.
La firma dell’artista come garanzia di autenticità
La formella è firmata, un dettaglio importante che ne sottolinea la paternità certa e ne accresce il valore collezionistico. Renda dimostra qui la sua abilità non solo tecnica, ma anche stilistica: ogni elemento è calibrato, dalla profondità del rilievo alla scelta della patina, creando un insieme equilibrato e armonioso.
Perché quest’opera affascina ancora oggi
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tradizione artigianale e sensibilità moderna;
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matericità del bronzo e delicatezza del soggetto;
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valore storico e immediata piacevolezza estetica.
Oggetti come questo non sono solo reperti d’epoca, ma frammenti di un gusto e di un modo di guardare il mondo: testimonianze preziose di un’arte che non teme il trascorrere del tempo.
@ Carmelo PULEIO




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