martedì 12 marzo 2024

Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista Cineto Romano - Busto del Card. Filippo Giustini - F Jerace

 COMUNE di CINETO ROMANO

La Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista

Dai rigorosi tratti architettonici, la chiesa parrocchiale di Cineto Romano è un bell’edificio situato in piacevole posizione e dedicata a San Giovanni Battista. L’interno è a tre navate, divise da possenti pilastri, nella parete di fondo della nave centrale, spicca una pregevole tela raffigurante San Giovanni Battista nel deserto le cui fattezze riproducono un modello locale, opera del Cavalier Vincenzo Manenti, (1600-1674) artista nativo di Orvinio, che eseguì tra le altre, alcune pitture nel Duomo di Tivoli.



Nel pilastro centrale della navata, vi è il monumento al Cardinale Filippo Giustini, effigiato in un busto bronzeo, opera dello scultore Polistenese Francesco Jerace (1854-1937), inaugurato con solenne ed inusuale cerimonia il 7 febbraio 1927. La navata laterale di destra ospita la cappella dedicata a San Rocco, il cui culto ebbe inizio con la peste del 1635, insieme agli altari di Sant’Agata, Sant’Andrea Apostolo e Sant’Antonio da Padova. Nella navata di sinistra trovano posto gli altari della Madonna del Carmine, della Crocifissione, San Luigi e San Giovanni Batista. Di bella fattura è la tela raffigurante la Madonna in trono con bambino e santi, databile tra ‘600 e ‘700.

Il gesso si trova presso il Santuario di Polsi in Calabria, nel  Santuario di Polsi in Aspromonte

In una valle dell’Aspromonte, nella provincia di Reggio Calabria, in località di Polsi, vicino San Luca, sorge un antico Santuario dedicato alla Vergine. La tradizione popolare fa risalire la fondazione del Santuario al 1144 e si narra come l’icona della Vergine reggente il Bambino, sia sopraggiunta in modo del tutto miracoloso in quella valle coperta di boschi, dove un vitello, per tanto invano cercato dal suo guardiano, fu alla fine da questi rinvenuto inginocchiato dinanzi ad una croce. Ed in questo luogo fu edificato il piccolo tempio nel quale si venera anche un’antica croce greca prodigiosamente rinvenuta.

A tale proposito è tuttora possibile leggere sullo stipite di una porta le seguenti parole: “POSTQAUM ERUIT ADORAVIT 1144”.Già nel 1911 Mons. Giosafatte Mittiga, rettore del santuario, superando molteplici ostacoli, riuscì a collegare Polsi al mondo intero mediante un ufficio postale telegrafico-telefonico e volendogli dare la protezione di un Porporato, fattane istanza al Sommo Pontefice Benedetto XV, egli assegnava come Protettore l’E.mo Cardinale Filippo Giustini. Manifestando la piena approvazione, Il popolo Calabrese inviò all’illustre Porporato, in occasione del suo onomastico, un busto in bronzo, pregevole opera d’arte dello scultore di Polistena Francesco Jerace. Esso è posto su un basamento di pregiato marmo calabrese, recante l’immagine della Madonna di Polsi e fu sistemato su di una stele, tuttora conservata presso la cappella privata del Cardinale riportante la data del 26 maggio 1917.



L’esterno della chiesa parrocchiale (anni ’20)





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