lunedì 12 febbraio 2024

Ritratto del Vescovo Antonio Maria Curcio - Opera del pittore Polistenese ROSALI'O SCERBO

 vescovo Antonio Maria Curcio. ritratto di ecclesiastico olio su tela delle dimensioni di 60 x 70 Il vescovato di Antonio Maria Curcio va dal 1875 al 1904. nella diocesi di Oppido Mamertina

DIPINTO, 1875 – 1904



Mons. Antonio Maria Curcio (1874-1898) Successore di Mons. Giuseppe Teta (1859-1875), fu, dopo Tommasini e Coppola, il terzo grande Vescovo della Diocesi di Oppido. Nato a Pizzo il 3 gennaio 1827, all’età di 23 anni venne ordinato Sacerdote e divenne Vescovo il 27 dicembre 1874.

Arrivò a Oppido il 5 febbraio 1875, inaspettatamente, durante la celebrazione di una messa in suffragio dei morti del grande flagello.
Ligio ad effettuare le Ordinazioni sacerdotali e le Cresime nei tempi stabiliti, Mons. Curcio evangelizzò le popolazioni, portando la pace e allontanando gli scandali.

Insegnò i rudimenti della fede ai fanciulli e fece elemosine ai bisognosi. Fermo nei suoi propositi, fu particolarmente attento al clero, prendendo posizioni ferme e risolute nei confronti dei Sacerdoti che tenevano comportamenti poco consoni alla loro missione.

Come il Coppola, si adoperò per abbellire la Cattedrale e il Seminario: fece costruire il campanile (successivamente demolito nel 1928 per le gravi lesioni riportate a seguito del terremoto del 28 dicembre 1908), rifinì la Cappella del Santissimo con marmi, cancelli in ferro e bronzo e ornamenti dorati, decorò il tempio con pitture e tavole e lo impreziosì con l’acquisto di calici, lampade d’argento, candelabri in rame, un Crocifisso in bronzo ed una statua al naturale del Cristo morto.

Acquistò di tasca propria i locali necessari per la realizzazione di un Asilo infantile e s’interessò anche alle necessità dei paesi della circoscrizione. Morì nel palazzo vescovile il 15 luglio 1898.



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