venerdì 29 gennaio 2021

Camilla Del Sordo Filangieri - Busto dello scultore Francesco Jerace presso il Museo Civico Filangieri di Napoli

CAMILLA DEL SORDO FILANGIERI - Busto di nobildonna opera dello scultore Polistenese Francesco Jerace presso il Museo Civico Filangieri di Napoli.


Tra le altre opere di  Francesco Jerace, il Museo custodisce un elegante busto femminile realizzato dallo scultore nel 1927 Il busto, ancora naturalmente classico nell'impostazione formale secondo una formula che gli consentì di affermarsi nell'ultimo trentennio dell’Ottocento come ritrattista in campo internazionale, ma più agile nella resa plastica, ritrae ancora una discendente del fondatore del museo, Camilla Del Sordo Filangieri


La lavorazione nervosa del marmo, mitigata dalla dolcezza del volto,conferma l’abilità del prolifico scultore Polistenese.

Annoverato fino al 2014 come anonimo ritratto di dama, solo recentemente è stato possibile attribuirgli un’identità. Fu la stessa Camilla a donare il busto al Museo il 2 luglio del 1948 prima di trasferirsi in Sud America, come ha chiarito il nipote Pietro Compagna e come testimonia una foto in bianco e nero donata da quest’ultimo all'archivio dell’istituzione. La ragione della mancata registrazione dell’opera sin dalla sua donazione resta molto probabilmente da attribuire al caos del secondo dopoguerra. 



La foto per l'attribuzione del busto di Francesco Jerace,  è pubblicata in C. Di Somma del Colle,
 Album della fine di un Regno  cit., p. 143.

Tra questi va certamente menzionato Francesco Jerace, che per la nobildonna realizzò, tra le altre opere, la decorazione dell’Ospedale fondato in memoria della figlia.
Nella foto si vedono Camilla e il fratello Pietro in posa davanti al busto e, per quanto sbiadita, si nota chiaramente la somiglianza tra la donna, pure a distanza di venti anni, è il ritratto di Francesco Jerace. Nel 2014 Pietro Compagna scriveva al Direttore del Museo: «Vi spedisco la foto di mia nonna Camilla Del Sordo Filangieri che è vicino al suo fratello Pietro del Sordo Filangieri e una statua di mezzo 
busto di donna, che è la statua di mia nonna Camilla, donata al museo il 2 luglio 1948, prima di la-sciare Napoli per arrivare in Sudamerica. In seguito alla nostra conversazione mancava che le spedissi questa foto e che voi gentilmente potrete ( sic ) cambiare il nome indicato sulla statua con quello cor-retto, ossia Camilla Del Sordo Filangieri. Nel mio prossimo viaggio in Italia spero di potervi ringraziare personalmente per questo gesto importante e significativo per me e per la mia famiglia. Le mando un saluto affettuoso, Pietro ".

1 commenti:

  1. Guardavo sempre da bambino la scultura che sormontava il Monumeto ai Caduti nella piazza principale di Polistena quando ancora abitavamo in questo paese. Forse già allora, che mio padre era richiamato in guerra, pensavo all'inutilità della guerra.

    Monumento ai Caduti



    Quelle liste di nomi,

    tutti uguali,

    allineati,

    distesi,

    protesi,

    col dito pungente

    che guardano in basso,

    che urlan dolore,

    paura,

    che sommessi chiamano “mamma”;

    quelle liste anagrafiche,

    morte,

    sepolte nel cuor della gente

    che insegue la morte da sempre,

    a cui la lezione non serve;

    quelle liste di figli, nipoti, parenti,

    di semplici amici

    che più non giocano a carte,

    la sera,

    nel bar di Morena,

    nel bar della “Tana”,

    ci dicono forte:

    - a terra buttate

    questi inutili ceppi

    che ancor’oggi inneggiano,

    ricordano,

    invano,

    l’enorme stoltezza

    del genere umano -.


    Salvatore Armando Santoro
    (Boccheggiano 24/03/2008 12.03)

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