martedì 7 novembre 2017

La Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Polistena

La Chiesetta di Santa Maria degli Angeli 

La Chiesa di Santa Maria degli Angeli 

All’interno dell’Antico Palazzo feudale della famiglia SFORZA , con ingresso dal Corso Mazzini , vi è la Chiesetta di Santa Maria degli Angeli, Bene sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie della Calabria.



All’’interno di questa piccola Chiesetta sono custodite la tomba del marchese di Polistena Giovanni Domenico Milano , il sepolcro è custodito da uno stemma gentilizio, che raffigurano i Leoni  rampanti che reggono stendardi con croci e cinque monti mentre nella parte basse vi è raffigurata l’immagine di San Michele, sormontato con  Il testo dell’epigrafe è attribuito a Giovan Battista Vico, che nel 1725 aveva composto un sonetto a Domenico  Francesco Milano e a Enrichetta Caracciolo.

Si tratta di un sepolcro a muro, composto dall’urna per le ceneri, decorato a tarsie policrome, poggiante su alta base decorata con testina femminile dalla quale si dispiega un drappo

su cui è incisa l’epigrafe dedicato  vescovo, insegna dei cavalieri dell’ordine di S. Michele e titolo

del marchese dedicatorio dell’epigrafe.

Un Bassorilievo raffigurante la Madonna di Loreto con epigrafe sottostante. Opera di ignoto scultore, proveniente dalla distrutta chiesa gentilizia, eseguita nel 1730, in occasione della consacrazione della chiesetta dedicata alla Madonna di Loreto, con l’intervento del Vescovo di Nicotera Paolo Collia.

Una Lastra in marmo rettangolare fissata sul pavimento al centro della navata, posta sulla tomba di famiglia, fatta costruire da Giovanni Maria Loreto Milano, subito dopo il terremoto del 1783 che distrusse la precedente sepoltura che si trovava nel convento dei Cappuccini.

Un Bassorilievo raffigurante la testa di S. Giovanni Battista posta in un piatto ovale, ed un altro medaglione, per immortalare l’anno di costruzione della chiesetta (1783), in sostituzione dell’altra più grande fondata nel 1730, posta nel quartiere più basso, che andò distrutta con tutto il palazzo durante il sisma.

Interessante l’acqua santiera, opera in marmo bianco a conca baccellata fissata al muro e circondata da una specchiatura in marmo grigio. Su di essa sono graffite volute e lo stemma della famiglia Milano raffigurante un leone rampante che regge uno scudo con due croci nei quarti  che insieme ad un confessionale in legno ed alcuni dipinti olio su tela ornano la deliziosa Chiesetta.


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