giovedì 27 marzo 2025

Pescatorello con rete - bronzo G. Renda

Una deliziosa statua in bronzo delle dimensioni di cm. 33 di altezza rappresenta un giovane pescatore con la rete denominato: PESCATORELLO 

Giuseppe Renda (1859-1939) è stato uno scultore italiano noto per le sue opere in bronzo che ritraggono scene di vita quotidiana e personaggi popolari. Una delle sue sculture più celebri è il Pescatorello, che rappresenta un giovane pescatore intento a lanciare la rete.

Questa scultura è stata realizzata in diverse dimensioni e varianti. Ad esempio, una versione alta 33,5 cm è stata venduta all'asta da Christie's, firmata "G. RENDA" e con timbro della fonderia Laganà di Napoli.


 L'opera Pescatorello con la rete di Giuseppe Renda è una raffinata statua in bronzo, alta 33 cm, che raffigura un giovane pescatore in un momento di pausa o di contemplazione. La scultura esprime con grazia e naturalezza la semplicità della vita quotidiana e il legame del ragazzo con il mare, temi cari all’artista calabrese.

Il giovane pescatore è rappresentato con una postura dinamica ma armoniosa: il corpo snello e proporzionato suggerisce agilità e freschezza giovanile, mentre la rete che regge tra le mani simboleggia il suo mestiere e la fatica del lavoro quotidiano. Il volto, probabilmente scolpito con espressione serena o concentrata, aggiunge un tocco di realismo e umanità alla composizione.

Giuseppe Renda, noto per la sua capacità di combinare eleganza formale e sensibilità narrativa, ha realizzato questa scultura con grande attenzione ai dettagli anatomici e tessiturali, sfruttando la duttilità del bronzo per rendere le pieghe della rete e i tratti morbidi della figura. L’opera si inserisce nella tradizione della scultura realista di fine Ottocento e inizio Novecento, con richiami alla scuola verista.

Nel Pescatorello con la rete, la poetica di Renda si manifesta nella celebrazione della vita semplice e del lavoro umile, unendo grazia estetica e profondità emotiva.

Carmelo PULEIO @ Copyright 




mercoledì 26 marzo 2025

Maialina in bronzo - Opera di Vincenzo Luisa JERACE

Vincenzo Jerace, fratello del più noto Francesco Jerace, ha partecipato a numerose esposizioni artistiche, tra cui la Prima Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia nel 1895, dove ha presentato opere come "Fauna" e "Majalina" (bronzo).


                                          "Vincenzo Jerace - Maialino" bronzo dorato, cm 14 x 27 x 23

Vincenzo Jerace nacque a Polistena, in provincia di Reggio Calabria, nel 1862. Si specializzò subito nella scultura, prediligendo uno stile verista e in particolar modo temi decorativi del genere animali.
Negli anni '80 la sua produzione sconfina inevitabilmente nelle arti applicate, soprattutto quando si dedica alla creazione di animali decorativi.
Durante un soggiorno a Londra, incontrò il linguaggio simbolista e preraffaellita e cominciò a lavorare in particolare sui misteri e le forme insolite dei radiolari, protozoi che si prestavano perfettamente alla decorazione Art Nouveau di vasi, balaustre e corrimano.
Verso la fine del secolo, il successo dello scultore raggiunse l'apice, coronato dalla sua presenza alla Biennale di Venezia del 1895 con Fauna, Radiolaria, quattro disegni a sanguigna e un Porcellino in bronzo, che espose nuovamente all'Esposizione degli Amatori e dei Coltivatori di Roma nel 1896 e all'Esposizione di San Pietroburgo nel 1898. Scultura giocosa e tenera, eseguita da Jerace in diverse varianti, tra cui una in bronzo dorato, è stata letta come un "capolavoro dell'umorismo" su cui "lo stesso Fremiet avrebbe messo il suo nome". 
 Carmelo PULEIO @ Copyright 

domenica 23 febbraio 2025

Il riposo della Sacra Famiglia durante la fuga in Egitto - Vincenzo MORANI

Vincenzo Morani (Polistena, 12 luglio 1809 – Roma, 15 giugno 1870) è stato un pittore italiano del XIX secolo. Formatosi inizialmente sotto la guida del padre Fortunato Morani, architetto e scultore, proseguì gli studi presso la scuola privata di Costanzo Angelini a Napoli. Nel 1832, durante un soggiorno a Cava de' Tirreni, incontrò lo scrittore Walter Scott, di cui realizzò un ritratto poi riprodotto in litografia.

 il tema del riposo durante la fuga in Egitto è stato affrontato da numerosi artisti nel corso dei secoli, ma una descrizione precisa dell'interpretazione di Morani.



La raffigurazione della Sacra Famiglia è un tema caro alla tradizione cristiana, e molti artisti del XIX secolo lo hanno interpretato con sensibilità romantica e accenti devozionali. Morani, con il suo stile influenzato dal Neoclassicismo e dal Romanticismo, probabilmente ha reso la scena con un’attenzione particolare all’espressione dei volti e alla resa atmosferica.

Carmelo PULEIO @ Copyright 

sabato 22 febbraio 2025

Coppia di Acquerelli - Vincenzo MORANI

VINCENZO MORANI 1809-1870 COPPIA DI ACQUERELLI - 


Vincenzo Morani (1809-1870), pittore calabrese di Polistena, ha realizzato diverse opere utilizzando la tecnica dell'acquerello. Tra queste, una coppia di acquerelli del XIX secolo raffiguranti due prelati, firmati in basso a destra, ciascuno delle dimensioni di 19 x 16 cm. 

Un'altra coppia di bozzetti, raffiguranti San Paolo e San Benedetto, è stata venduta all'asta da Fichter Kunsthandel. Questi bozzetti sono esempi dell'arte di Morani, che si ispirava a modelli classici e barocchi.

Carmelo PULEIO @ Copyright 

martedì 18 febbraio 2025

Giovane donna acquarello - Vincenzo MORANI

 Vincenzo MORANI (Polistena  1809 - Rome 1870) 

Il dipinto Giovane donna di Vincenzo Morani, pittore calabrese di Polistena, è un esempio della sua abilità nel ritrarre figure con delicatezza ed espressività. Morani, noto per il suo stile vicino al realismo ottocentesco e per le sue opere di carattere storico e religioso, utilizzava spesso la tecnica dell’acquarello per creare effetti di morbidezza e luminosità.



Giovane donna in pensiero che assiste sotto un albero guardando il mare 

Aquarello.20,5 x 25,5 cm.

Vincenzo Morani studente a Napoli influenzato dal maestro d'Overbeck.

Carmelo PULEIO @ Copyright 


Featured Posts Coolbthemes