martedì 7 novembre 2017

La Chiesa del SS. Rosario di Polistena

La Chiesa del SS. Rosario

La Chiesa del SS. Rosario 
La Chiesa del SS. Rosario è senza dubbio, una delle più belle della nostra Piana.
La sua costruzione risale alla fine della prima metà del XIX secolo, e più precisamente intorno al 1852 -1862.
Progettata accanto all'antica Cappella di S. Giuseppe, che ora serve da oratorio, e di cui si può vedere la facciata esterna vicino al campanile di sinistra.
Per la sua costruzione venne impiegato e sapientemente utilizzato il materiale reperibile nel circondario.
La configurazione della facciata rivela un sorprendente effetto plastico dovuto alla composizione equilibrata di pieni e di vuoti.
La chiesa si presenta di stile baroccheggiante, con la parte centrale concava e i due campanili laterali convessi che formano delle morbide curve.
Altare principale opera dell'arch. Luigi Giffone 
Nella facciata esistono tre ordini di colonne: uno gigante nel piano inferiore, coincidente con l'inizio della volta a botte interna; un ordine minuto, costituito da paraste sulle quali si staglia il timpano concavo; il terzo ordine scompare nella parte centrale mentre prosegue nelle parti laterali, i campanili. Da questi ultimi non si accede più all'interno della Chiesa che non presenta tracce di scale o altro che permetta la salita sulla torre, ma in passato vi era la comunicazione situata nei pressi dell'Altare dei Santi Cosma e Damiano che negli anni '60 fu demolito e sostituito dal Battistero.
Fonte Battesimale progettata dall'architetto Luigi Giffone con il Cristo di Michelangelo Parlato.
La Chiesa è di forma basilicale a tre navate, con la navata centrale voltata a botte con
l' intersezione di alcuni cilindri che fungono da finestre.
La struttura portante principale - che separa la navata centrale dalle laterali - è formata da colonne di diverso materiale e stile.
Le sei colonne di granito che reggono parte della costruzione sono di ordine dorico, mentre quelle in muratura sono corinzie. Le navate laterali si compongono di cinque volte a vela a sesto ribassato.
Sul transetto, separato dalle navate da un gradino, si trova la cupola centrale, anch ' essa voltata a vela, formata da una sfera intersecata da quattro cilindri nei quali si ricavano le lunette per lasciare spazio alle finestre.
L' abside, allungata essendo la Chiesa a forma di croce latina, è rialzata dal piano del transetto da tre gradini e in epoche passate era separata da questo da una balaustra di muro nero.
All'interno la luce arriva da vetrate istoriate rappresentanti i quindici Misteri del Rosario.
Le absidiole terminano con una serie di altorilievi e stucchi di pregiata fattura.
Interessanti sono le due serie di quattro altorilievi che si trovano nella cupola centrale che decorano l'intera Chiesa. Mentre la serie più alta è dedicata ad un solo soggetto, i quattro Evangelisti -altorilievi realizzati a stucco da Francesco Morani, quella inferiore raffigura scene varie di beati. Tutti gli altri altorilievi e gli stucchi sono di Francesco Morani e dei figli Fortunato, Vincenzo ed Emanuele di professione architetto disegnatore.
Di Francesco Morani sono ancora le statue di San Giuseppe, San Vincenzo, l'Addolorata vestita, i Santi Cosma e Damiano e la Madonna del Rosario.
AlI' ingresso, ai due lati della porta centrale, sono posti due grandi medaglioni in legno sui quali il pittore Marino Tigani dipinse -nel 1926 -le figure di San Domenico e di Santa Caterina.
San Domenico 
Santa Caterina 

Nell'abside, sopra l'Altare Maggiore, si trova un grande dipinto di Roberto Carignani, rappresentante 1'apparizione della Vergine che porge il Rosario a San Domenico.
Del Carignani è anche il grande dipinto sul soffitto della navata centrale che rievoca il miracolo di un soldato morente, al quale appare la Madonna del Rosario durante la 1^ guerra mondiale.
Tuttavia, in passato la Chiesa fu soggetta a ricostruzioni e modifiche dovuti rispettivamente sia ad eventi naturali che umani.
Le prime sono da ascrivere ai terremoti del 1905 - 7 - 8 che causarono danni alla volta della navata centrale, tali da necessitare la sua "demolizione e ricostruzione" mentre le seconde (avvenuti negli anni 60, quasi in concomitanza con la trasformazione del Rettorato del SS. Rosario in una delle tre Parrocchie che attualmente operano in Polistena), riguardano: 1'altare dedicato a San Cosma e Damiano e 1'abside.
Al posto del primo venne costruito il Battistero, su disegni dell'Arch. Luigi Giffone, una sfera di granito sovrastata da una statua in gesso di Cristo, opera dello Scultore Michelangelo Parlato.
Mentre l'abside, anche per obbedire ai dettami del Concilio Vaticano II°, subì diverse modifiche e cioè l'eliminazione della balaustra, la rimozione di parte dell'altare dal sito originario e sua collocazione all'inizio dell'abside, la riduzione del coro in legno, interessante testimonianza dell'artigianato polistenese dell’Ottocento.
i gruppi dei Misteri (di L. Prenestino).

Processioni: Madonna del SS. Rosario, L’Addolorata il Tumulo ed i Misteri del venerdì santo. 

La madonna nella giornata di PASQUA incontra in piazza del Popolo il Cristo nell’Affruntata.



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